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Crisi idrica, Palma, “droni e satelliti per trovare nuove fonti”

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“Quali misure sono state messe in atto per risolvere immediatamente il problema della mancanza di acqua, della manutenzione della rete idrica e di ricerca di nuove fonti?”. E’ una delle domande poste da Tonino Palma, esponente di Generazioni future in merito alla crisi idrica, entrata nella fase critica per via dell’imminente chiusura della diga Ancipa.

Gli interrogativi

Ma ci sono altri interrogativi che Palma sottopone all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica. “E’ stata valutata la possibilità di un immediato utilizzo dell’acqua dagli altri laghi presenti nel territorio, della canalizzazione del torrente Martello nella diga Ancipa ed eventualmente l’utilizzo dell’esercito per le opere di canalizzazione?” .

Il torrente Martello e le fonti dei Comuni

La soluzione del torrente Martello è stata suggerita dal deputato regionale del Pd, Fabio Venezia, ed è stata anche paventata, venerdì scorso, durante l’assemblea indetta dal Comitato Senz’Acqua Enna, dal capo della Cabina di regia, Salvo Cocina.

“E’ stata valutata la possibilità di utilizzo e redistribuzione dell’acqua da fonti dei comuni più fortunati come Leonforte, Calascibetta, Piazza Armerina, Aidone” proseguono le domande di Palma. In merito a Leonforte, come emerso dalle informazioni arrivate al gestore idrico, una parte della fonte di Leonforte, finirà nella rete comunale di Enna.

L’uso dei droni

Palma solleva anche la questione del reperimento di fonti attraverso la tecnologia. “Sono state previste indagini con i più innovativi – dice – sistemi di rilevazione di sorgenti attraverso l’utilizzo di droni con sonde elettromagnetiche, l’analisi di immagini satellitari, l’utilizzo di strumenti di misurazione come sonde elettriche o magnetometriche per rilevare nuove fonti di approvvigionamento?”

“E’ stato fatto uno studio di rapporti idrologici preesistenti e una mappatura idrogeologica che consenta, anche attraverso la conformazione del sottosuolo di poter risalire a possibili sorgenti nel comune di Enna come per esempio nell’area tra Zagaria e Sciortabbino, Piano Barche, Contrada Gentilomo dove in qualche opificio esistente per evitare che le fondazioni vengano invase dall’acqua questa viene smaltita in fognatura in quantità superiore a 50.000 litri al giorno o nella zona Kamut dove storicamente è stata rilevata una sorgente che oggi sembra essere stata deviata?

L’elenco delle acque demaniali

“C’è traccia nell’elenco – dice Palma – delle acque demaniali dei 92 pozzi e sorgenti censiti dallo Stato tra le acque pubbliche presenti sino all’anno 1987 in Provincia di Enna, dopo la transizione dallo Stato alla Regione Sicilia, avvenuta il 1 gennaio 2023? Esiste una mappatura idrogeologica digitalizzata e un censimento informatizzato dei pozzi da parte del Genio Civile e dell’Ispra, da dove poter trarre indicazioni utili per ulteriori indagini?”

“Abbiamo bisogno di rassicurazioni che si stia tentando il tutto per tutto e si stia lavorando per recuperare il tempo perduto e le inadempienza di una gestione superficiale ed approssimativa che ha prodotto questo stato di emergenza” chiosa Palma.

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