L’opposizione all’amministrazione Dipietro ha elaborato un documento politico attorno al futuro di Pergusa alla luce della fine del Consorzio autodromo messo in stato di liquidazione che apre nuovi scenari sull’intera zona.
I costi del Consorzio, “un milione in un anno”
I gruppi consiliari di Siamo Enna, Partito Democratico, Nuova Cittadinanza, Nuova D.C., Enna Viva, Moderati per Enna hanno fatto i conti al Consorzio autodromo di Pergusa, paventando spese, in un solo anno, pari ad un milione di euro a fronte di manifestazione definite modeste
“I cittadini devono sapere che l’ente autodromo – spiegano nel documento – è costato alla collettività nel suo complesso quasi un milione di euro solo lo scorso anno, tutti soldi pubblici pagati dai contribuenti di cui molti spesi in consulenze e incarichi. A dispetto di tali ingenti risorse, l’ente non è riuscito ad organizzare che poche manifestazioni sportive, tutte di modesto rilievo come dimostrano la poca presenza di pubblico e la quasi totale assenza di riscontri economici”.
Snellire la burocrazia
Secondo la tesi dell’opposizione la questione di Pergusa è molto complessa, tenuto conto che vi sono molte realtà, tra cui la presenza del lago, gli insediamenti residenziali, le attività economiche ed appunto l’Autodromo.
“La prima questione da affrontare – spiegano i gruppi di opposizione – è la semplificazione e definizione di competenze che insistono sulla tutela, salvaguardia e gestione della Riserva Naturale Speciale di Pergusa, dell’area archeologica di Cozzo Matrice, dell’Autodromo con i locali annessi, dell’impiantistica sportiva e della struttura dell’ex Ciss. Negli anni non si è mai affrontato il tema del coordinamento e dell’unità di intenti dei diversi enti che insistono su Pergusa, una disarmonia che ha prodotto ritardi, inefficienze e assenza di programmazione politica”
Il nuovo ente autodromo
Come già indicato nei giorni scorsi, l’opposizione pone il tema della costituzione di un nuovo ente per la gestione dell’Autodromo. In modo preliminare, i gruppi anti Dipietro sostengono che sia necessario il coinvolgimento degli altri ex soci, come il Libero consorzio e l’Aci, “per valutare quale veste istituzionale e servizi conferire al nuovo ente“.
Tutto lo sport in un unico ente
Secondo gli esponenti dell’opposizione, servirebbe un ente che raccolga tutte le attività sportive. “A nostro avviso, ad esempio, la gestione di tutta l’impiantistica sportiva di Pergusa (vale a dire autodromo, campo di calcio, campi di tennis, piscine e camping) dovrebbe fare capo ad un unico ente” spiegano i gruppi politici che insistono nel coinvolgimento dei privati, che “non vuol dire “privatizzazione”, come erroneamente fatto intendere da qualcuno” precisano.
La Kore
In questa visione, legata all’autodromo, un ruolo importante lo giocherebbe la Kore. Va detto che l’opposizione ritiene superata l’idea di usare il circuito solo per la gare automobilistiche, a loro avviso questa è un mission superata dai tempi. “È innegabile, infatti, alla luce dei risultati – dicono – fallimentari già espressi, che la mission dell’autodromo va attualizzata, sfruttando al meglio le sue potenzialità senza limitarsi agli eventi motoristici ma cominciando ad immaginare che si possano organizzare anche attività convegnistiche, spettacoli, cinema e fiere. Infine, occorre aprire i cancelli dell’autodromo ad iniziative nel campo della ricerca, con il coinvolgimento del Dipartimento di ingegneria dell’Università Kore”
A riprova di questa tesi, i gruppi dell’opposizione ricordano che Pergusa “si trasformerà a breve in un polo universitario a tutti gli effetti con centinaia di studenti che stabilmente alloggeranno presso il villaggio Pergusa”, per cui la fine del Consorzio “apre una nuova stagione in cui l’obiettivo è il rilancio dell’intera area pergusea”.
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